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“Quivi sospiri, pianti e alti guai risonavan per l’aere sanza stelle per ch’io al cominciar ne lagrimai”.
Così Dante scrive nel canto dedicato agli ignavi (Inferno, III, 22-30, Divina Commedia).
Il celebre scrittore e politico fiorentino amava particolarmente la musica, che accostava al lettore attraverso l’uso di metafore e di simboli.
Opera ricca di suggestioni per la bellezza dei versi, la Divina Commedia è stata fonte di ispirazione per generazioni di compositori.
E proprio nell’Inferno, una miriade i suoni evocati dal poeta descrivono le tenebre e il rabbioso dolore delle anime dannate fornendo il terreno più fertile alla creazione musicale.
Da qui l'intuizione di trasposizione in Opera Rock della prima tappa della Divina Commedia in una veste del tutto inedita.
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Benvenuti al mio Inferno e si ascolti chi può!
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Ps: si consiglia di accompagnare l'ascolto di Inferno con la lettura del libello Rock&Roll all'Inferno che puoi scaricare gratuitamente in formato pdf al pulsante sotto.
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Francesco Maria Gallo
